che metta l’ambiente, l’agricoltura, la cultura e il turismo nel motore della crescita…
Il territorio è il fattore dello sviluppo. Bisogna giocare senza indugi la carta delle energie rinnovabili come quella su cui investire per costruire nuova economia, insieme a quella dell’agricoltura del turismo che deve essere adeguato come servizi e più efficiente nel rapporto qualità-prezzo; bisogna immettere il circuito cultura.
che vinca la sfida dell’innovazione tenendo insieme dinamismo e qualità…
Dinamismo e qualità sono obbligatoriamente collegati: solo un dinamismo nuovo e duraturo ci garantirà il mantenimento della qualità della vita che c’è nei nostri territori, combattendo la rendita, vincendo pigrizie sociali, appagamenti, corporativismi. Occorre investire sulla contemporaneità, rileggendo e qualificando in chiave contemporanea i luoghi e i paesaggi. La cifra della crescita e dello sviluppo in Toscana è la sua “qualità tot
Senza un’iniezione di valore derivante dalla conoscenza non riusciremo a risalire nella scala competitiva scommettendo sulla curva alta dello sviluppo, sulla qualità. Occorre fare della Toscana “la Regione degli studi”, non far scappare all’estero i nostri talenti, investire sulla ricerca, diffondere ovunque banda larga e open source, arrivare realmente all’obiettivo“un computer per tutti” come sfida di una conoscenza allargata.
dove il lavoro torni ad essere il valore più prezioso…
La ricchezza della Toscana sono le nostre imprese ed i lavoratori. Con la crisi ce ne siamo accorti: se si fermano imprese e lavoratori ci fermiamo tutti. Dopo anni in cui abbiamo parlato di rendite e finanza ora deve tornare centrale il lavoro e chi lavora!
Economia classica e i nuovi settori, manifatturiero e turismo, piccola impresa e multinazionali: abbiamo bisogno di tutto per costruire una Toscana “completa” o “compiuta”. Agricolture, turismi, servizi, nicchie d’eccellenza, distretti tradizionali innovati, formazione alta e vasta, una nuova e moderna industrializzazione sia verso i settori tradizionali perchè siano capaci di immettere innovazione, nuove idee, contenuti legati alla ricerca, sia verso i settori nuovi, con particolare riferimento alle energie rinnovabili.
aperta al mondo….
Non stiamo nel mondo se non facciamo quel salto di cui c’è bisogno: la parola del nostro tempo deve essere opportunità. Non aver paura del mondo globalizzato perchè non ci sono muri abbastanza alti per difenderci. Mobilità dei giovani, far circolare i talenti. Organizzarci bene per esportare, distribuire all’estero i nostri prodotti in forma integrata, fare un grande sforzo per attrarre virtuosi investimenti esteri sul nostro territorio.
Il 13 dicembre vota alle primarie del PD per il Consiglio Regionale, non perdere l’occasione per dare forza alle nostre idee
Un caro saluto
Vittorio Bugli