Auguri per il nuovo anno

Finisce l’anno vecchio ed inizia quello nuovo: tutti noi facciamo un bilancio dell’anno passato e ci auspichiamo sempre cose migliori per quello che inizia.
In questo anno ormai trascorso la città ha fatto tante cose: sarebbe difficile descriverle tutte in poche righe.
Mi piace però, prima di tutto, dirne una che mi appare fondamentale: la città è viva, è dinamica, pensa, progetta e realizza come ha sempre fatto in tutta la sua storia. Non è poco in questo passaggio di secolo così difficile e travagliato. E lo fa badando alla sostanza delle cose, nel loro contenuto reale, senza tanti fronzoli e chiacchiere. – In questo anno Empoli è divenuta ancora più “città”.
E’ cresciuto il suo ruolo di punto di riferimento per questa parte importante della Toscana centrale, questi undici comuni che si incontrano, dialogano, progettano insieme sapendo di essere una ricchezza fondamentale per tutta la comunità regionale. Si sono create le condizioni, confortate dall’appoggio di tutte le forze politiche, per la costituzione del Circondario Regionale che ci consentirà di finalizzare ulteriormente una politica di programmazione e di governo delle cose per giungere in maniera più efficace ad ottenere quello che realmente conta per i cittadini: più servizi decentrati, una organizzazione più efficiente ed economicamente più gestibile degli stessi, una programmazione territoriale ed economica migliore, dei servizi sociali, culturali e formativi realmente integrati ed avanzati, una sanità e un’assistenza che reggano sempre meglio il confronto con le esigenze dello stato sociale e del bilancio dello Stato.
Da questo anno l’Università è “sbarcata” a Empoli e nell’area con i diplomi universitari di Chimica e di Scienze Infermieristiche e si sono create le condizioni per poter avere una nostra Agenzia per la formazione professionale e manageriale: sono cose essenziali e di straordinaria importanza.
Se vogliamo veramente crescere in tutti i campi il nostro “assillo” dovrà essere quello di lavorare sui giovani, sulla loro formazione e sulla loro cultura.
In questo anno abbiamo elaborato e in parte attuato il primo piano di area sulla Sanità:
– appalto per la realizzazione del primo stralcio di potenziamento dell’ospedale di Empoli;
– attivazione del DEU (118); ospedali in rete;
– abolizione delle duplicazioni di servizi e creazione di nuovi;
– apertura di day hospital e day surgery;
– rete di assistenza domiciliare allargata;
– nuove strutture residenziali per la salute mentale e per gli anziani;
– prenotazioni più veloci ed efficienti ed altro ancora.
Abbiamo ottimizzato ancora di più la politica verso i servizi essenziali di acqua, rifiuti e gas andando ad un notevole potenziamento della Publiser che fornirà servizi per ulteriori 7 comuni.
Si è veramente attivata una collaborazione tra pubblico e privato in sede di Distretti Industriali di Empoli e Castelfiorentino costituendo la base per giungere ad una reale programmazione economica di area.
Si è dato corpo alla reale possibilità di andare concretamente avanti per la realizzazione della nuova 429, infrastruttura fondamentale per lo sviluppo dell’area.
Tante cose, dunque. Ed altre ancora più a livello della città:
– l’avvio del nuovo piano regolatore;
– l’approvazione di varianti che hanno permesso ad importanti aziende di fare forti investimenti produttivi;
– l’avvio di varianti urbanistiche per la soluzione di situazioni in alcune parti importanti della città;
– l’attivazione di un finanziamento per più di 6 miliardi per la riqualificazione di Avane;
– l’avvio del miglioramento del centro storico di Empoli e quello di Pontorme;
– gli interventi sul Peep di Ponte a Elsa e quello di Marcignana;
– i progetti per gli interventi sulla frana di Monterappoli, la fognatura di Ponzano e la risistemazione dell’Orme a Casenuove;
– il rifacimento di lunghi tratti di pubblica illuminazione; i lavori sul parco di Bisarnella e quello di Pontorme.
Nello sport:
– il completamento della palestra di Ponte a Elsa;
– il rifacimento della pista di atletica;
– l’avvio dei lavori nel sotto-maratona dello stadio;
– la nuova pista di pattinaggio e subito nel 97 la sistemazione delle tribune della piscina.
Nell’infanzia:
– l’apertura di un nuovo asilo nido a Cortenuova e di due nuove sezioni di scuola materna;
– il rafforzamento dell’attività del Trovamici;
– l’accordo di programma per i ragazzi portatori di handicap.
Nella Cultura:
– le tante attività che hanno avuto un vero e proprio successo: dal teatro alla musica, alle serate di Luglio, alle iniziative sui beni culturali e sull’alluvione, alla bella mostra sul diario del Pontormo che è in corso.
Nel sociale:
– dalla prossima apertura delle residenze per anziani, alle politiche sull’immigrazione per la creazione di una vera società multietnica, l’handicap, i tossicodipendenti, gli altri servizi per gli anziani. Al lavoro continuo a fianco del volontariato e delle associazioni che sono un esempio costante di solidarietà umana.
Nelle attività per i giovani:
– da quelle sulla formazione ad “Under 30”, dal cinema ai cori nelle scuole, dall’individuazione di nuove strutture per i nostri ragazzi all’allargamento della biblioteca con servizi sempre più avanzati.
Nell’ambiente:
– con il convegno sull’Arno e le altre iniziative collegate al fiume visto come ricchezza per tutta la Regione.
Nel rapporto con i cittadini:
– dal nuovo orario al pubblico che consentirà di trovare gli uffici aperti anche il pomeriggio alla prossima apertura dell’ufficio di relazioni con il pubblico.
Tante cose ho tralasciato e tante ne rimangono da fare. Tutta la città ed i suoi amministratori lavoreranno duro anche nel nuovo anno per farle.
Con due attenzioni particolari: l’economia ed il lavoro e le persone disagiate.
Occorrono progetti forti ed efficaci per garantirci che il nostro sviluppo economico riparta con vigore e scongiuri il pericolo sempre maggiore della disoccupazione. Occorre attivare idee nuove, risorse, progetti che possano essere utili per una forte ripresa dell’economia locale: dall’industria al commercio, dall’artigianato alla grande distribuzione, dai servizi pubblici ai servizi sociali. Occorre utilizzare tutte le risorse a disposizione per un disegno di area che punti alla crescita economica con un nuovo entusiasmo ed una rinnovata progettualità.
Occorre però attenzione per chi è a disagio. Non c’è collettività se non c’è questa attenzione. La nostra città ne ha sempre avuta. Ma occorre affinare la nostra capacità di intervento se vogliamo crescere civilmente in un momento in cui è facile perdere il proprio progetto di vita, è facile non averlo affatto. E allora i nostri servizi, la nostra convivenza civile, dall’Empoli che va in serie B al Centro di Accoglienza che lotta per non chiudere, devono essere uniti da un filo che ci ispira tutti e che è la speranza, che nella sua straordinaria banalità è speranza di una vita migliore, ma nella sua cruda realtà è possibilità di poterla coltivare tutti, senza esclusione di alcuno.
Questo è anche il mio augurio per il nuovo anno: che ognuno abbia il suo progetto di vita e possa coltivare la speranza di migliorarlo tutti i giorni e che la città sia in grado di aiutare chi lo smarrisce.

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